Il libro si compone di una serie di saggi, leggibili ognuno in maniera indipendente ma tra loro molto legati, che analizzano la ‘funzione-Manzoni’ in cinque autori novecenteschi (Borgese, Gadda, Sciascia, Consolo e Pomilio), con una ‘coda’ sulla stretta contemporaneità (il romanzo neo-storico, la non-fiction antiquaria di Edgardo Franzosini). Il libro si apre con un saggio sul Manzoni della Storia della colonna infame. I saggi successivi analizzano ognuno un’opera di un autore del Novecento nel quale il rapporto con il Manzoni della Storia è più cogente. Mostrando quanto e in quali modi il magistero manzoniano abbia operato in alcuni autori novecenteschi e contemporanei, il volume si propone, da una parte, di meglio comprendere la poetica manzoniana stessa, dall’altra vuole suggerire una nuova chiave di lettura per gli autori esaminati alla luce di un rapporto, agonistico o di continuità, con la tradizione italiana della narrazione storica e di pensiero.